Riesci a immaginarti un brand privo di un nome, un logo, di colori e una grafica tutta sua, di un'identità unica che lo differenzi dalle altre aziende? Noi decisamente no.
Stiamo parlando di uno dei concetti più importanti del marketing contemporaneo, il branding, ovvero la scelta di tutti quegli elementi in grado non solo di definire il marchio, ma anche di renderlo ben riconoscibile alle persone.
Un branding solido spesso è in grado non solo di fornire una certa dose di consapevolezza all’azienda, ma anche di trasmettere ai clienti e agli utenti le caratteristiche che si celano dietro a essa – sostenibilità, affidabilità, inclusività…
Uno degli aspetti essenziali del branding è, sicuramente, il logo. Esso è in grado di dare vita a un marchio forte che, se allineato a tutti gli altri elementi – colori, personalità, tono di voce – sarà riconoscibile anche in mezzo a qualsiasi altra imitazione.
Una mela morsa sarà sempre la Apple, una “M” gialla dagli angoli stondati – a prescindere che lo sfondo sia bianco o rosso – sarà sempre McDonald’s, così come la sagoma di un uccellino azzurro sarà sempre Twitter.
Di rimando Apple sarà sempre sinonimo di eleganza, innovazione, design semplici e puliti, mentre di riflesso, Twitter sarà sempre la traduzione di una comunicazione veloce, breve e in grado di fare il giro del mondo in pochissimi minuti.
Perciò, seppur il logo da solo non significhi “fare branding”, tuttavia resta un elemento fondamentale per la costruzione di un marchio forte.
Ma come si fa a costruire davvero un marchio forte?
Abbiamo deciso di riassumere i passaggi essenziali in 6 punti, ognuno dei quali andrà a toccare tematiche differenti ma importantissime per la creazione del proprio branding.
- Definisci chi sei e a chi desideri rivolgerti
Si tratta del primo punto che dà inizio al processo di branding ed è un passo che non deve mai essere tralasciato o affrontato in modo superficiale. Uno dei rischi peggiori del trascurarlo è quello di ritrovarsi, a un certo punto, con un logo che non solo non riesce a rappresentare la tua attività, ma che a primo impatto rimanda addirittura a valori e servizi che non ti appartengono!
Tuttavia, al tempo stesso, ricordati che la variazione di un logo è sempre concessa nel corso degli anni in quanto le aziende, inevitabilmente, si evolvono e, con esse, anche la loro immagine.
Qualche esempio? Google, MasterCard, PayPal o, ancora, Apple: prova a dare un’occhiata ai numerosi cambiamenti!
- Stabilisci lo stile che vorresti per il tuo logo
Eccoci qua, giunti al momento catartico della creazione del logo. Esso sarà il simbolo che rappresenterà la tua azienda, tuttavia non dovrà raccontarla in ogni sua forma. Uno degli errori che riscontriamo spesso è quello di incontrare clienti che richiedono un emblema che spieghi esplicitamente tutto quello che di cui si occupa il brand, ma il suo scopo è raccontare l’azienda, non i servizi offerti!
La prima cosa che ci sentiamo di dirti è che esistono diversi tipi di logo: quello astratto (ovvero che non comunica un significato preciso, come nel caso di Google Chrome), la mascotte (nonché un personaggio inventato collegato un prodotto o a un servizio offerto, ad esempio Duracell), l'emblema (solitamente con una forma circolare e in grado di donare al brand una sorta di tono quasi regale, come il simbolo di Starbucks) o, ancora, il lettering (una rappresentazione grafica del testo o delle iniziali che lo compongono, come nel caso di HP o eBay) e l’icona (ovvero una semplice metafora disegnata, perfetto ancora come esempio l'uccellino di Twitter).
La seconda cosa che desideriamo dirti, invece, è che il logo può essere anche una combinazione di più tipologie! Guarda Starbucks, ad esempio: ha sia una parte testuale che una parte grafica e, insieme, ricordano un adesivo carico di stile back to school.
Il nostro consiglio è: gioca, sperimenta ma, soprattutto, affidati sempre a chi lo fa di lavoro! Solo così scoprirai quante cose puoi fare veramente.
- Scegli la palette colori e crea l'immagine coordinata
Parti sempre dal presupposto che la scelta dei colori utilizzati – non solo per il tuo logo ma anche per tutta l'immagine coordinata, quindi sito web, Social, packaging, carteggi etc. – aiuta a comunicare ai tuoi clienti la vera essenza del tuo brand spesso soprattutto a livello inconscio.
Sono scelte da non prendere mai alla leggera e da fare in modo curato, attento e ragionato.
Se provi a porre l'attenzione sulle colorazioni dei brand incontrate nel tempo, noterai che molti di essi rimandano sempre alle stesse sensazioni: il bianco richiama ordine e semplicità, il blu ispira calma e fiducia, il verde è tipico di marchi ecologici e sostenibili, il giallo conferisce buon umore e ottimismo mentre il grigio dona spesso professionalità ed esperienza.
Non scordati, inoltre, che ogni colore non è mai un colore a sé ma richiede sempre degli aggiustamenti adatti ai tuoi valori, a ciò che vuoi trasmettere e a ciò che è la tua attività. Il verde, ad esempio, potrà essere un verde mela, un verde bosco, un verde salvia, un verde pastello. Vedi? Non sarà mai solo un semplice verde!
L'immagine coordinata dovrà, a sua volta, riuscire a esprimere tutto questo affinché ogni elemento sia sempre allineato e coerente con gli altri.
- Trova il font adatto al tuo brand
A prescindere dal fatto che il tuo logo possa presentare una parte testuale o no, la scelta di un font appropriato – talvolta anche di un paio – è un passo importantissimo.
Quando arriverà il momento di scegliere il carattere adatto per il tuo sito web o per una brochure, noterai che i punti chiave gireranno intorno alla ricerca di qualcosa che aiuti la lettura.
Di rimando, quando analizzerai il font in abbinamento al logo, ti accorgerai che subentrerà altro: i due elementi non dovranno solo stare bene insieme, ma avranno anche il compito di rafforzarsi a vicenda ed essere in linea con l’identità dell'azienda.
- Non scordarti gli ultimi ritocchi
Chi fa mai buona la prima? In realtà ogni tanto accade! I miglioramenti a fine lavori sono spesso essenziali e consentono di lasciar passare un po’ di giorni per poter vedere il risultato con occhi diversi. Perciò tieni sempre a mente che non c'è nulla di male nel riprendere in mano qualcosa e dargli un ultimo piccolo ritocco.
- Definisci le varianti del tuo logo
Ogni logo deve essere dotato di un manuale che mostri le varianti dello stesso in base alle dimensioni e alle situazioni in cui potrebbe essere necessario applicarlo. Qualche esempio? Potresti doverlo inserire in un formato con piccole dimensioni, su un sito altrui con uno sfondo di un altro colore o, ancora, applicarlo in un banner o nelle storie in evidenza di Instagram. I casi sono tantissimi, motivo per cui è necessario un manuale che ne mostri le corrette applicazioni affinché nessuno – né il team, né collaboratori esterni – possa avere il minimo dubbio.
Il passo successivo: la registrazione ufficiale del marchio
Dopo aver definito tutto, il passo successivo consiste nella registrazione del marchio. Le strade possibili, in questo caso, sono due: registrarlo da solo, autonomamente, o affidarsi a esperti.
Come ogni cosa nella vita, anche in questo caso esistono pro e contro per ciascuna delle soluzioni. Del resto, sei pur sempre davanti a un bivio e, si sa, la scelta non è mai facile!
Registrarlo autonomamente ha, sicuramente, il vantaggio del risparmio dei costi in quanto sarai tu ad occuparti delle pratiche e dei contatti con chi di dovere.
In questo caso dovrai presentare la domanda di registrazione alla Camera di Commercio o seguire la procedura online del portale UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).
I rischi purtroppo saranno quelli di depositare un marchio nullo senza saperlo nell’immediato, di non essere al corrente di eventuali rischi, di commettere errori nella domanda di registrazione o, ancora, di non essere nelle condizioni di difenderti in caso di rifiuto da parte degli uffici o in caso di contestazioni da parte di terzi.
Affidarsi ad esperti ha come unico svantaggio quello di dover pagare – giustamente – il servizio e il lavoro altrui. Di rimando, tuttavia, sarà il professionista a occuparsi di tutto facendoti risparmiare tempo e informandoti preventivamente su eventuali rischi o, all'occorrenza, trovando soluzioni in caso di contestazioni.
Tieni sempre a mente che esistono dei requisiti molto specifici che la legge richiede per la registrazione di un marchio e che vanno sempre rispettati.
Ma quali sono effettivamente?
- La liceità, ovvero il logo non deve contenere alcun segno contrario alla legge e al buon costume, inoltre non può presentare segni protetti né ritratti o nomi altrui senza un'autorizzazione.
- La verità, ovvero il marchio non deve contenere nulla che possa ingannare le persone in merito alla sua natura, alla qualità o alla provenienza geografica.
- L'originalità: deve distinguersi da tutti i servizi simili già presenti sul mercato e non può contenere al suo interno denominazioni generiche legate al prodotto o al servizio.
- La novità: sembra banale dirlo, ma il logo non deve essere né identico né simile ha un marchio già registrato!
Stai creando il tuo brand e hai bisogno di aiuto? Scrivi e raccontaci tutto: noi di Nitage non solo seguiamo le aziende nella creazione del loro branding, ma ci occupiamo totalmente anche delle pratiche di registrazione avvalendoci di nostri esperti nel settore – così che tu possa sempre fare sogni tranquilli!