Ci sembra giusto partire dall'inizio, dal significato di brand identity e dal vero motivo che la rende così importante ed essenziale per un'azienda. Brand identity. Già sviscerandone il termine tutto sembra farsi più chiaro: identità di marca, la sua personalità, proprio come se fosse una persona in carne ed ossa. Semplice, vero?
Non esattamente! Il lavoro che si cela dietro all'identità di un'azienda presenta numerose insidie che, se non creata o gestita nel modo corretto, può portare a problemi e incoerenze spesso ben visibili persino dai clienti stessi.
Nel nostro lavoro ci siamo trovati – e spesso ci troviamo tutt'ora – a doverne spiegare non tanto in cosa consiste (domanda più che lecita) ma il valore che porta e che rappresenta. “Facciamo un logo figo” è una delle frasi più ricorrenti tra le aziende: ma il logo è molto più di questo! Hai presente una stella con tante punte? Ecco, il logo di un'azienda è solo una di queste punte, importante tanto quanto le altre.
Perciò, cos'è la brand identity?
È l'insieme di tutti gli elementi essenziali – le punte della nostra stella – che caratterizzano il brand, rendendolo unico, chiaro e memorabile, utili per poter comunicare con il proprio target nel modo più efficace.
E gli elementi che compongono la nostra stella?
In realtà non esiste una lista uguale per tutti ma subentrano di volta in volta nuovi elementi in base al settore, ai canali di comunicazione, ai prodotti, ai servizi dell'azienda e all'esperienza dell’agenzia.
Esistono, però, punte della stella basilari per dare il via alla brand identity e renderla, appunto, unica e riconoscibile. Si tratta di 6 elementi fondamentali che non dovrebbero mai mancare né essere tralasciati durante la fase di creazione dell’attività:
1. La bio (ovvero i valori del brand)
È la prima fase, quella da cui gli altri elementi prendono la forma e traggono ispirazione. Qui il nostro scopo è quello di aiutare il cliente a osservare la propria azienda e tutto ciò che la riguarda con occhi diversi, sotto nuovi punti di vista. È un modo per imparare a raccontarsi, conoscersi e sintetizzare i propri principi che, la maggior parte delle volte, necessitano solo di avere una forma e una parola che li identifichi.
2. Il naming (o brand name)
È il nome del brand. Deve essere rappresentativo dell'azienda – e non solo bello! – e, soprattutto, deve tener conto dei valori e del target al quale si sta parlando. Un consiglio? Nel dubbio, scegli la semplicità.
3. Il pay off
È una sorta di affermazione, un manifesto delle intenzioni del brand che ne riassume promesse e valori. È quella frase che resta in testa e che, inevitabilmente, colleghi immediatamente a un marchio. “Think different”, “Just do it”, “I’m lovin’ it”, per citarne qualcuno! Non ti riecheggia in testa il nome del brand anche solo leggendoli?
4. Il tono di voce (o ToV)
È la voce del brand, il modo in cui comunica con le persone canale per canale, restando sempre coerente. Attraverso esso esprime la sua identità esattamente come accade ad ognuno di noi nella vita di tutti i giorni.
5. La visual identity
È ciò che si vede graficamente dall'esterno: un logotipo, un font, un segno grafico e un colore possono aiutare a rendere indimenticabile un brand. Elemento importante tanto quanto gli altri e, non smetteremo mai di dirlo, deve essere coerente con ogni suo applicativo. Del resto si sa, l'unione fa la forza!
6. La guidelines
Ovvero il manuale d'uso della brand identity. È l'ultima fase e serve per racchiudere tutto in modo chiaro e conciso cosicché tutto il team aziendale possa avere sempre sottomano il modo corretto (ma anche il modo errato) per utilizzare tutti gli elementi di comunicazione.
Noi di Nitage siamo sempre pronti a dar vita a nuove brand identity e a ristrutturarne di vecchie curandone ogni dettaglio, perciò, che tu abbia un'attività nascente o avviata, noi siamo qua per ascoltarti e vestire il tuo brand come davvero merita!
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